A Palazzo Reale di Milano apre al pubblico dal 6 dicembre 2019 al 9 febbraio 2020 la mostra EMILIO VEDOVA. L’esposizione, tra le più importanti mai dedicate a uno dei più autorevoli artisti del ‘900, è promossa da Comune di Milano Cultura, da Palazzo Reale e dalla Fondazione Emilio e Annabianca Vedova ed è curata da Germano Celant.
La mostra EMILIO VEDOVA nasce con un progetto e un allestimento che vedono la spettacolare Sala delle Cariatidi di Palazzo Reale quale luogo espositivo ideale, proponendo una chiave insolita per esprimere il linguaggio artistico del pittore. Per questa mostra, incentrata su due periodi decisivi per l’evoluzione del pensiero pittorico di Vedova (gli anni ’60 e gli anni ’80) sarà realizzato un intervento, progettato dallo studio Alvisi Kirimoto di Roma, che prevede una parete lunga 30 metri e alta 5, circondata da una struttura luminosa indipendente che attraversa diagonalmente il salone, quasi provocandone la severità architettonica, in un “contrasto di situazioni”, come si sarebbe espresso Vedova. In questo contesto lacerato sono esposte, sia a muro che a pavimento, circa 70 opere, alcune delle quali di imponenti dimensioni, tra cui il celebre Absurdes Berliner Tagebuch '64 che sarà possibile vedere esposto nella sua integrità.
Nel caso di EMILIO VEDOVA, l’intento è di lavorare sulla forte componente scenografica dell’ambiente in cui far emergere, nelle due parti contrapposte, gli aspetti innovativi e radicali del contributo linguistico di Vedova alle vicende dell’arte moderna e contemporanea. Vale a dire porre a confronto i suoi lavori degli anni ‘60, dipinti e sculture, come il ciclo dei Plurimi, con le grandi tele e i Dischi, installati a pavimento, degli anni ‘80. In tale dialogo tra estremi si esplicita il valore fondamentale dell’opera di Emilio Vedova nel contesto dell’arte contemporanea internazionale.